Camminare, correre o, semplicemente, essere

Mi aspetta una nuova stagione di 5.30, di tappe, amici, abbracci, nuove conoscenze, consigli, promesse da mantenere e mantenute. Quando scoprono che sono la mamma di 5.30, mi chiedono perché tante persone con voi all’alba?
Probabilmente un alfabeto non basta per spiegare una magia.
In ogni piazza sono alla partenza, emozionata, a respirarne l’atmosfera: tante persone sorridenti, pronte a partire per un nuovo viaggio, nella loro città.

Rileggo tutti i vostri perché e li metto in una parola: legami.
La cosa più straordinaria creata da 5.30. Legami sottili ma luminosi; noi condividiamo i desideri e rinnoviamo il legame, giorno dopo giorno, anno dopo anno.
Non servono le parole, basta essere lì, insieme, ognuno con il suo perché… i neuroni specchio sono più potenti di qualsiasi tipo di comunicazione.
Occupiamo la piazze per un’ora e, in quell’ora, appoggiamo lì la nostra vita, per questo l’energia di 5.30 è unica e inimitabile.
5.30 vibra di amicizie, di colleghi di lavoro, di amori, di sconosciuti che per qualche attimo ci sfiorano lasciandoci qualcosa di nuovo e misterioso.

Una corsa all’alba per celebrare, insieme, uno nuovo giorno.
Una 5.30 per ricordare chi non c’è più, i 40 anni dell’amico più amico, per una sorpresa speciale, per stare con un figlio ritrovato, per chiedere in sposa la donna della vita, per vincere una malattia, per dimenticare un vecchio amore e incontrarne uno nuovo (tutto questo è successo davvero!).

Sotto la maglia 5.30, custodiamo la voglia di sperimentare, sfidare, svegliarci e immergerci nella vita!
Riscopriamo la voglia di condividere, il bisogno di sentirci in forma, fare gruppo con quella gioia a portata di mano, semplice e autentica, di correre, di camminare o, semplicemente, di essere.

Non sognate. Siate!

Sabrina Severi, Mamma di 5.30
Biologa specialista in Scienza dell’Alimentazione