Eravamo 7.000 nella nostra amata Modena. Un fiume di Runners tinti di rosa ha invaso il Parco Novisad. Meraviglioso! Questa volta abbiamo intervistato un gruppo di Runner530 da prima linea, perché sono il team dello studio grafico che ci ha aiutato e supportato in questo Tour 2015: Bunker.
Studio Bunker
Allora ragazzi come andata? Avevate già partecipato ad una 5.30?
« È il 3° anno per me ed è sempre una gioia oltre che una sfida perché ho iniziato a correre grazie alla 5.30 ed ogni anno miglioro sempre più le mie prestazioni. Il 1° anno ho coinvolto anche il mio capo, ed ora eccoci qui mezzi maratoneti e condividiamo totalmente la causa anche da un punto di vista professionale.»
Ci racconta Lia grafica e responsabile della strategia di Comunicazione per 5.30 insieme al resto del Team.
«Io invece, rientro nella categoria di quelli il cui spirito agonistico si risveglia all’incirca verso mezzogiorno. Così ho partecipato alla 5.30 da passeggiatore in rosa. Era la prima volta che ne prendevo parte e sono rimasto stupito dalla quantità di aderenti alla corsa. Dal corridore vero alla Signora Maria, a migliaia erano presenti. Per le strade ancora addormentate scorreva un vero e proprio fiume rosa. Un colpo d’occhio favoloso!»
Commenta Piero grafico in stage a Bunker.
Avete corso tutti dello studio o in parte?
«Eravamo una buona parte, anche io sviluppatore non mi sono certo tirato indietro» sorride Emanuele « arrivare da Sassuolo e sentirsi immersi in un centro città in movimento e totalmente colorato, è molto bello. Io ho corso ma c’era altra gente che partecipava ognuno a modo suo anche solo passeggiando.»
Mentre Nadia commenta:
«Incontrare gli altri membri del team ad un orario insolito è stato strano ma fare sport con le persone che conosco mi piace! È stata una bella camminata all’alba, vedere un fiume rosa correre per il centro, con la luce del sole che cresceva e la città si risvegliava, le strade senza traffico ma piene di persone… è una sensazione unica!»
Come mai avete deciso di sposare la causa e di curare la strategia di comunicazione della 5.30?
«Guardando “La 530” con la nostra esperienza nella comunicazione non vediamo solo una corsa ma un brand che sta crescendo e che è diventato familiare ormai per decine di migliaia di persone in tutta Italia, con un enorme potenziale di crescita. E visto che si tratta di un’iniziativa che promuove uno stile di vita con cui ci sentiamo, anche personalmente, in sintonia, ci ha fatto molto piacere quando Sergio ci ha chiesto qualche consiglio.»
Cosa portate a casa da questa esperienza, sia da corridori che da progettisti?
«Come corridori cercheremo di fare, oltre alla tappa di Modena, una trasferta a Venezia. Dal punto di vista progettuale, forse la cosa che ci incuriosisce di più è la #Run530Virtual: stiamo invitando runner in tutta Italia (e anche in tutto il mondo, perché no?) a correre all’alba del 25 settembre, ciascuno nella propria città, e poi condividere l’esperienza grazie ai social network.
Speriamo che sia un successo!»
Conclude Frederic socio fondatore di Bunker.