I nostri partner: UISP Bologna
Era già primavera quando ci arrivò la telefonata di Marco Tarozzi, giornalista bolognese che ci aveva intervistato la settimana prima per Runner’s World.
“Perché non venite a farla anche a Bologna?”, ci propose.
In poche settimane, con l’aiuto di UISP, 900 persone partirono da Piazza del Baraccano per la prima 5.30 Bologna. Anche in questa città i rappresentanti del podismo tradizionale avevano sentenziato “Non verrà mai nessuno!”.
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Marco Tarozzi, giornalista
«“Volentieri” rispose subito Sergio, “ma a chi mi appoggio?”. Fu così che gli presentai Fabio Casadio, allora presidente di Uisp Bologna, e Donatella Draghetti, che divenne la referente UISP per 5.30. Qualche tempo dopo Sergio tornò a Bologna per testare il percorso che gli avevo proposto… e indovinate un po’ a che ora volle visionarlo?! Esatto, fu la mia prima levataccia per la 5.30!»
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Donatella Draghetti, la Dona, Uisp Bologna
«Quando Marco me li presentò, l’idea di Sergio e Sabrina mi piacque subito moltissimo: era un’intuizione fresca e da sognatori, si sentiva profumo di nuovo. Adesso di corse simili ce ne sono tante, ma all’epoca fu una visione. Immediatamente dicemmo di sì.»
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«Parliamoci chiaro: buttarsi giù dal letto per correre “solo” 5 km alle 5.30 del mattino e poi andare a lavorare è una cosa fuori dal mondo. Qual è l’anima vera che ti spinge a farlo? Sognare e sapersi emozionare. E saper fare emozionare anche gli altri. Con Sergio e Sabrina mi sono trovata subito in sintonia: abbiamo lo stesso modo di gettare cuore oltre l’ostacolo, fare le cose invece che criticare.»
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«Pensavamo che più di 200-300 persone non si sarebbero presentate, invece furono il triplo. E quel che venne dopo! Ogni anno abbiamo dovuto cercare posti sempre più grandi: da piazza del Baraccano a piazza Santo Stefano, che ci sembrava tanto grande… ma risultò in fretta piccola! Fu profetico Romano Prodi – uno dei “grandi” runner bolognesi che dall’inizio parteciparono alla 5.30, come pure l’assessore Rizzo Nervo – che in un’intervista dopo la 5.30 dichiarò “È diventata grande, dobbiamo partire da Piazza Maggiore”. E così è stato. Un ringraziamento particolare va all’infaticabile Marcello Ciurlo, fin dal primo giorno il braccio operativo della 5.30 Bologna.»